27/09/2023
Biasca
Mercoledì 4 ottobre alle ore 20 (Via Lepori 9 – Biasca). La vicenda del dottor Giovanni Borromeo, primario del Fatebenefratelli a Roma, che nel 1943 salvò i pazienti ebrei ricoverati raccontando ai nazisti di una malattia inesistente, il morbo di K.
La bugia che salvò il mondo è un libro di Nicoletta Bortolotti (Einaudi Ragazzi) che per la serata sarà a colloquio con Daniele Dell’Agnola, scrittore e esperto per l’insegnamento dell’italiano nella scuola dell’obbligo. Un ‘occasione per adulti e ragazzi di riflettere sulle bugie buone, ma soprattutto su tematiche delicate come la Shoah, la guerra, il razzismo elementi purtroppo ancora presenti anche nel nostro quotidiano.
IL LIBRO
Amos non sa mentire. Cloe inventa bugie continuamente, soprattutto per non andare a scuola. Amos è figlio di un professore ebreo, Cloe è figlia di un maestro elementare, iscritto al partito fascista, che caccia Amos dalla sua classe proprio in quanto ebreo. Nell’ottobre 1938, a Roma, i due amici si incontrano sulle rive del Tevere per chiacchierare e per pescare. Ai loro occhi, l’Ospedale Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina è “il Castello”, circondato da un fiume impetuoso come le curve della fantasia. E il primario Giovanni Borromeo è “il Re”, che il 16 ottobre 1943, quando le SS rastrelleranno il ghetto ed entreranno nell’ospedale, salverà la vita agli ebrei ricoverati. Come? Raccontando del terribile e contagiosissimo morbo di K, la malattia (inesistente) da cui sarebbero stati affetti. E spaventando perfino i nazisti. Perché a volte la storia è una meravigliosa bugia…
NICOLETTA BORTOLOTTI
Nata in Svizzera, vive a Milano e collabora da diversi anni come redattrice, copy editor e autrice presso Mondadori. È scrittrice prolifica nell’ambito della letteratura per ragazzi e per adulti. Sulle onde della libertà (Mondadori), è stato finalista al premio Bancarellino e vincitore del premio Comoinrosa, In piedi nella neve (Einaudi Ragazzi), finalista al premio Bancarellino e vincitore del premio Il Gigante delle Langhe. Per adulti ha pubblicato, tra i tanti, Neomamme allo stato brado (Baldini & Castoldi Dalai), Il filo di Cloe (Sperling & Kupfer), E qualcosa rimane (Sperling & Kupfer), vincitore del premio Leonforte (Università di Catania) e del premio Carver, e Chiamami sottovoce (Harper Collins).