benvenuti in biblioteca

Vi segnaliamo una nostra recensione del libro “Cari genitori, benvenuti in biblioteca” di Giovanna Malgaroli e Fabio Bazzoli (Editrice bibliografica, 2020), apparsa sulla rivista Tre Valli del numero di gennaio 2021

Benvenuti in biblioteca non è solo un invito a scoprire letture e titoli che in biblioteca attendono con impazienza i loro lettori, ma è anche parte del titolo di una recentissima pubblicazione destinata alle famiglie: “Cari genitori, benvenuti in biblioteca” (Editrice bibliografica, 2020). Gli autori sono Giovanna Malgaroli e Fabio Bazzoli, due bibliotecari italiani membri del programma Nati per leggere. Si tratta di un volumetto di 144 pagine di agile lettura inserito nella collana “Conoscere la biblioteca”; una collana dedicata agli utenti delle biblioteche e a chi ancora non le frequenta. Il libro è essenzialmente diviso in due parti. Nella prima gli autori cercano di mettere a fuoco le motivazioni che stanno alla base per la costruzione di una relazione emotiva e di scambio reciproco tra adulti e bambini attraverso la lettura condivisa. Nella seconda si evidenzia come le biblioteche possono agevolare l’incontro delle famiglie con l’universo dei libri. Stare vicini alla mamma o al papà che leggono una storia divertente, rafforza il legame affettivo tra adulto e bambino. I libri di buona qualità aiutano a dare forma e voce a tutte quelle scoperte ed emozioni che affrontiamo durante gli anni della crescita, ci forniscono gli strumenti per prender coscienza di tutti i piccoli e grandi traguardi della nostra esistenza. Chi ama i libri e la lettura avrà sempre a disposizione un grande tesoro di storie, informazioni, parole nelle quali comprendere se stesso e il mondo. Per i genitori l’esperienza di ritagliarsi giornalmente un momento per stare con i figli attraverso i libri è impagabile. Tra adulto e bambino si instaura un rapporto di stretta collaborazione. Attraverso le storie narrate nascono momenti di dialogo importanti per la conoscenza reciproca. I piccoli si sentono protetti e amati e con facilità riescono ad esprimere le loro paure, le loro emozioni, le loro sensazioni. In questo modo lo scambio adulto/bambino non favorisce solo la sfera cognitiva ma anche quella affettiva; un’opportunità che non fa altro che soddisfare quell’impulso innato nei bambini di voler apprendere, scoprire e crearsi una propria immagine del mondo. I bambini nei primi anni di vita si trovano in una fase in cui lo sviluppo del cervello è al massimo della sua operatività, sono desiderosi di stimoli e di nuove conoscenze. Offrire loro letture giuste al loro grado di sviluppo cognitivo concorre a creare una sorta di imprinting verso la lettura che si spera posa durare nel tempo.

(Orazio Dotta, dir. Bibliomedia Svizzera italiana)