l’acquerello: storia di una pittura all’acqua

Giorgio Brenni, presidente del Gruppo Acquerellisti Ticinesi, propone giovedî 20 ottobre alle 20.00 un viaggio a grandi tappe nella storia dell’arte con riferimento all’acquerello, dalla preistoria al secolo scorso.

Tecnica che, come vedremo, ha vissuto momenti gloriosi e periodi di quasi oblio. L’acquerello è una tecnica sfuggente e sgusciante, il pittore non sa mai quale sarà l’effetto finale del suo lavoro. Dopo un accurato disegno, lui mette sapientemente il colore, lo diluisce; un minimo di calcolo e il gioco è fatto. Essenziale per la riuscita dell’opera è la rapidità d’esecuzione, senza ripensamenti. Qualsiasi correzione comprometterebbe la freschezza e la trasparenza del risultato e determinerebbe una caduta della tensione estetica.

Giorgio Brenni
Medico, con studio a Faido dal 1985, Brenni ha seguito corsi serali di disegno classico al Politecnico di Zurigo e in seguito presso la Scuola serale di arte e mestieri di Losanna. Interessato alla tecnica dell’acquerello, dal 1992 partecipa alla fondazione del Gruppo Acquerellisti Ticinesi (GAT) a Giubiasco del quale diventa presidente. Sotto la guida di Ettore Maiotti, pittore e illustratore milanese, maestro del GAT, perfeziona decisamente le proprie conoscenze tecniche e artigianali; partecipa a diverse esposizioni collettive del GAT. Insegna anatomia per artisti nell’ambito dei corsi di figura organizzati a Giubiasco presso la sede del Gruppo Acquerellisti Ticinesi.