bibliomedia 100 anni e non sentirli

Nel suo numero di gennaio 2021 la rivista mensile La Turrita ha dedicato tre pagine ai 100 anni di Bibliomedia.

Il testo del’articolo:

In questo balordo 2020 la fondazione Bibliomedia Svizzera, un tempo nota come Biblioteca per tutti, compie cento anni. Era il 6 maggio 1920 quando Hermann Escher, direttore della Zentralbibliothek di Zurigo, Felix Burckhardt, suo collaboratore, e Marcel Godet, direttore della Biblioteca nazionale svizzera, diedero vita alla fondazione Biblioteca per tutti (BPT) con lo scopo di promuovere l’istruzione e di ampliare la rete nazionale delle biblioteche, favorendo così «l’elevazione intellettuale, morale e professionale di tutte le classi della popolazione».

Prodromo di questo avvio fu una statistica del 1915, intitolata Le Biblioteche pubbliche nella Svizzera. Essa additava le numerose falle della politica bibliotecaria del Paese, tra le quali la scarsa diffusione di “biblioteche popolari”, le basse risorse a loro disposizione, i fondi librari obsoleti e la disuguaglianza nella distribuzione geografica di questi istituti. Mette conto ricordare che in quegli anni si era fatto pressante il bisogno di disporre di manodopera qualificata e di una popolazione sempre più acculturata. L’Associazione dei Bibliotecari Svizzeri (ABS), presieduta da Hermann Escher, decise allora di fondare una struttura bibliotecaria sovracantonale, un ente che fosse sostenuto sia dalle associazioni di categoria, sia dalle istituzioni. La nuova biblioteca avrebbe dovuto favorire la creazione di ulteriori centri bibliotecari e agevolare il lavoro di quelli già esistenti. Il comitato chiamato a gestire la nuova struttura avrebbe dovuto essere composto da professionalità vicine alla Società svizzera dei docenti e alla Società svizzera di utilità pubblica. Fu così che il 6 maggio 1920 si arrivò alla firma dell’Atto di fondazione della Volksbibliothek / Biblioteca per tutti / Bibliothèque pour tous. La Fondazione iniziò a muovere i primi passi con una base finanziaria di soli diecimila franchi. Un anno dopo, il 23 giugno 1921, la Confederazione concesse un sussidio di sessantamila franchi, al quale se ne aggiunsero altri provenienti da Cantoni, Comuni e sostenitori privati per un totale di oltre 136’000 franchi. Furono così lanciate le basi per un lavoro che un secolo dopo continua a essere proficuo e vincente.

Tra i ventotto membri del primo Consiglio di fondazione vi era anche un ticinese, Gottardo Madonna, allora segretario della Cancelleria federale a Berna. Nei primi due anni di attività la Fondazione si dotò di una struttura in grado di agire capillarmente in tutta la nazione. Alla fine del 1923, oltre alla sede principale di Berna, vi erano depositi regionali a Losanna, Friburgo, Lucerna, Zurigo, Bellinzona e Coira. Il patrimonio librario ammontava a 63’000 documenti, in parte provenienti dalla Biblioteca del soldato, attiva durante la prima guerra mondiale. I servizi offerti suscitarono subito grande interesse: ad approfittarne furono le biblioteche comunali, scolastiche e parrocchiali, gli ospedali, i gruppi culturali e ricreativi, le fabbriche e i privati. La fama della Biblioteca per tutti si diffuse ben oltre i confini nazionali tanto che nel 1939 la Fondazione Rockefeller di New York decise di elargirle un contributo di venticinquemila dollari. La struttura con sette centri operativi rimase attiva fino al 1982, anno in cui il processo di ristrutturazione, avviato alla fine degli anni Settanta, portò alla creazione di tre centri per le tre regioni linguistiche del Paese: Losanna per la Svizzera francese, Bellinzona per la Svizzera italiana e Berna per la Svizzera tedesca. Nel 1994 la sede di Berna si trasferì a Soletta, mentre quella di Bellinzona fu portata a Biasca nel 1998. Nel 2002 il Consiglio di fondazione decise di dare una denominazione comune ai tre bibliocentri che da quel momento iniziarono a operare col nome di Bibliomedia Svizzera. In questi cento anni di attività la Fondazione ha dato un’importante spinta propulsiva allo sviluppo dell’attuale rete bibliotecaria nazionale. Una rete che, con i suoi circa mille istituti, fa della Svizzera una nazione ricca di biblioteche.

Anche nella Svizzera italiana Bibliomedia ha svolto il suo compito con decisione e impegno, tanto che il novanta per cento delle biblioteche comunali e per ragazzi è sorto proprio grazie al sostegno della Fondazione. Oggi Bibliomedia continua a operare per la promozione delle biblioteche e della lettura in tutto il Paese. Per celebrare il suo centenario d’attività ha prodotto un manifesto pieghevole e un breve filmato che può essere visto accedendo al sito www.bibliomedia.ch. Ha anche indetto un concorso con un monte premi di 250’000 franchi destinati a progetti innovativi per le biblioteche pubbliche. Vi hanno partecipato 67 biblioteche di tutte le regioni linguistiche con 74 progetti, dodici dei quali sono stati premiati.

Attualmente la Fondazione dispone di un patrimonio di seicentomila documenti, di cui centoquarantamila a Biasca. Collabora con seicento biblioteche comunali, duecento biblioteche scolastiche e diecimila insegnanti. La direzione della Fondazione, con sede a Soletta, è affidata a Franziscka Baetcke, mentre Orazio Dotta dirige il Centro della Svizzera italiana. Nel Consiglio di biblioteca per la Svizzera italiana siedono la presidente e consigliera agli Stati Marina Carobbio, il direttore di Bibliomedia Svizzera italiana Orazio Dotta, il direttore del Centro di risorse didattiche e digitali del Cantone Ticino Daniele Parenti, Chiara Simoneschi-Cortesi, già consigliera nazionale, Andrea Ghiringhelli, già direttore del Sistema bibliotecario ticinese e dell’Archivio storico cantonale, Manuela Della Cà-Tuena, ispettrice scolastica del Canton Grigioni, Vincenzo Todisco, scrittore e docente all’Alta scuola pedagogica di Coira, e Franziscka Baetcke, direttrice della Fondazione Svizzera Bibliomedia. Informazioni: www.bibliomedia.ch/it/, www.natiperleggere.ch, www.facebook.com/BibliomediaBiasca.

Bibliomedia è una fondazione di diritto pubblico impegnata nella promozione della lettura e nello sviluppo delle biblioteche su mandato della Confederazione nelle tre regioni linguistiche del Paese. Opera con tre bibliocentri situati a Biasca, Losanna e Soletta.