il fondo del sacco – lettura scenica

Giovedì 19 dicembre alle ore 20.30 alla Bibliomedia di Biasca andrà in scena lo spettacolo teatrale “Il fondo del sacco” tratto dal libro di Plinio Martini

In scena l’attrice Margherita Saltamacchia con il musicista Daniele Dell’Agnola (fisarmonica e percussioni).

Lo spettacolo è offerto dalla Bibliomedia della Svizzera italiana, dal Circolo di cultura di Biasca e dalla Fondazione Rossetti. Entrata libera, posti limitati.

Il fondo del sacco è uno spettacolo teatrale nel quale Margherita Saltamacchia legge un montaggio di diversi brani dell’opera mantenendone la coerenza narrativa. In sottofondo, ad accompagnarla la fisarmonica di Daniele Dell’Agnola, che si appoggia alla voce ricamando sensazioni attraverso idee sonore appena evocate.

Il fondo del sacco (Casagrande 1970) racconta la vita di Gori, un giovane della Val Bavona abbagliato come molti all’inizio del secolo scorso dal sogno americano. Decide di lasciare tutto per cercar fortuna in California. La narrazione è affidata a un’unica voce, quella di Gori, attraverso un parlato quotidiano che recupera la cultura e la lingua del popolo.

Perché rileggerlo oggi? Perché non si può prescindere dal passato per vivere il presente e costruire il futuro. La vicenda del “minchione” Gori ci riguarda tutti e i luoghi reali descritti dall’autore restituiscono una consapevolezza e un rispetto per le valli che abbiamo davanti agli occhi e che spesso diamo per scontati. Ma da cos’è nato quel sacrificio? Che cosa spingeva quei giovani del secolo scorso ad amare e lavorare nelle montagne più dirupate del mondo? È un racconto di emigrazione, ma anche di illusioni, false speranze e amarezze, di amore e dolore incancellabili… un sacco pieno di fatiche da svuotare per liberarsene, forse, per continuare certamente quella ricerca di sé cominciata a vent’anni con il primo viaggio da Cavergno alla California.

Gori inizia il suo racconto dal ritorno a casa, dopo una vita vissuta in America a guadagnarsi il pane non senza aver passato un giorno privo di malinconia per la sua terra. (Perché) il destino di un uomo è quello di affezionarsi anche alle ginestre se ci è nato, a un paese che non puoi neanche metterti giù con comodo in un prato, e già ti ritrovi una brancata di ricci nel sedere. Una storia scritta per vuotare un sacco appesantito dalla fatica di una vita, ma fatto anche di buono perché a essere giusto devo dire che abbiamo avuto anche di quello.

Riduzione, adattamento e regia: Margherita Saltamacchia
Musiche originali: Daniele Dell’Agnola
Disegno luci: Paolo Battaglia
Produttore: Gianfranco Helbling
Produzione: Teatro Sociale Bellinzona – Bellinzona Teatro, 2019

 

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